Assistenza legale per recupero crediti a Genova

Studio DI consulenza per pignoramenti, decreti ingiuntivi e diritti del creditore

L’assistenza legale per il recupero crediti giudiziale, fornito dallo Studio dell’Avv. Paola Rossi a Genova, prevede l’intervento di un giudice che ha l’autorità per emettere un decreto ingiuntivo, ordinando al debitore di saldare il credito insoluto al suo debitore con l’aggravante degli interessi di mora. Il mancato pagamento può provocare l’avvio di una procedura fallimentare che è preceduta dall’emissione del decreto ingiuntivo o da una sentenza che deve attestare l’esistenza del credito da saldare. A questo riguardo, le società di recupero crediti possono intervenire in un paio di modi:

• Sollecitare telefonicamente o con visite a domicilio il pagamento dei debiti 
• Venire incontro alle esigenze del cliente allungando o rinegoziando il debito, in modo che il debitore in difficoltà economiche possa onorarlo.

Nell’ambito del recupero crediti è possibile rivolgersi allo Studio dell’Avv. Paola Rossi per:

Paola Rossi, avvocato per il recupero crediti

Lo Studio Legale dell’ Avvocato Paola Rossi di Genova svolge l’attività di recupero crediti a favore di privati e di aziende. Il recupero crediti si svolge attraverso procedure extragiudiziali di sollecito e messa in mora oppure tramite attività giudiziale, presso il Tribunale ed i Giudici di Pace, per ottenere decreti ingiuntivi di pagamento. In caso si attivi la procedura esecutiva, che consiste in un pignoramento (mobiliare, immobiliare o presso terzi), lo studio dell’Avv. Rossi offre assistenza legale allo scopo di tutelare il diritto del creditore.

Esecuzione mobiliare

L’esecuzione mobiliare è un procedimento esecutivo giudiziario che prevede di fatto un pignoramento e quindi l’espropriazione forzata dei beni mobili del debitore per soddisfare il creditore attraverso la loro vendita o assegnazione.

L’esecuzione mobiliare avviene dopo 10 giorni dalla notifica dell’atto di precetto che è il documento attraverso il quale il creditore intima al debitore di saldargli il dovuto. In caso il pagamento non avvenga entro questo breve periodo, interviene l’ufficiale giudiziario che deve eseguire il pignoramento.

Precisiamo che la legge pone dei limiti al pignoramento mobiliare e non si possono quindi mai espropriare gli oggetti essenziali al debitore:

• Vestiti
• Biancheria
• Letti
• Tavoli e sedie
• Armadi
• frigorifero
• Utensili di casa
• Animali domestici.

Tra i beni pignorabili, l’ufficiale giudiziario ha facoltà di decidere quali selezionare partendo da quelli più facili da rivendere come moto, automobili e televisori oltre al denaro contante, titoli di credito e oggetti preziosi. Questione più controversa riguarda computer e smartphone che sono sostanzialmente pignorabili a meno che non costituiscano strumento essenziale di lavoro per il debitore.

Esecuzione presso terzi

L’esecuzione presso terzi è un’altra forma  di espropriazione forzata per consentire al creditore di recuperare un credito e riguarda i beni mobili del debitore che sono in possesso di terzi oppure crediti che lo stesso debitore ha nei confronti di terze persone.

Anche in questo caso, la legge prevede dei limiti al pignoramento e tra i beni assolutamente non pignorabili figurano:

• Sussidi di sostentamento
• Sussidi per maternità
• Sussidi per malattie o funerali derivanti da assicurazioni
• Sussidi di enti di assistenza o beneficenza
• Crediti derivanti da pensioni di invalidità.

La legge consente invece di pignorare entro il limite di ⅕ dell’importo totale:

• Crediti alimentari
• Somme dovute dai privati, ad esempio stipendi o indennità riguardante il rapporto di lavoro o di impiego
• Tributi dovuti allo Stato e agli enti locali.

Pensioni e relative indennità si possono invece pignorare solo per l’importo che supera la misura massima dell’assegno sociale mensile, aumentato del 50%.

Esecuzione immobiliare

L’esecuzione immobiliare è un tipo di pignoramento che riguarda i beni immobili del debitore che sono poi venduti per permettere ai creditori di ricevere il ricavato a saldo parziale o totale del debito.

L’incarico di valutare l’immobile in vista della vendita spetta a un perito incaricato dal giudice che redige una perizia, analizzando tutte le caratteristiche degli immobili, prima di stimare il prezzo di vendita.

La legge prevede che il debitore possa scongiurare la messa in vendita degli immobili di sua proprietà se è in grado di fare la “conversione del pignoramento”. In questo caso, il debitore si impegna a saldare la somma dovuta ai creditori, maggiorata degli interessi, con un pagamento rateale che deve estinguere entro 48 mesi.